La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 50-150 mm, da emisferico a convesso, infine appianato, con margine più o meno involuto, vischiosetto ma presto asciutto, feltrato e fibrillato, un po' guttulato al centro con l'età, di colore bruno-ocra-rossastro chiaro, con orlo tipicamente lilla chiaro, presto biancastro o ocraceo. LAMELLE arrotondate al gambo, fitte, pallide, di colore beige-grigiastro, con filo intero più chiaro. GAMBO 50-100 x 10-35 mm, da cilindraceo a clavato, biancastro, poi si sporca di bruno-ocra-giallastro, fibrilloso. CARNE biancastra, soda, soprattutto nel cappello, con odore leggero, subnullo, un po' acidulo. Reazione con KOH poco intensa, gialla. MICROSCOPIA spore amigdaliformi, 10-12,1 x 5,8-7,1 µm, finemente verrucose, epicute assai spessa, formata da ife grossolane. HABITAT non ovunque diffuso, ma abbondante nelle zone di crescita, predilige le coniferete di montagna dove fruttifica precocemente, fin dal mese di Giugno fino a tutto l'autunno. NOTE - Specie di non facile determinazione, appartiene al gruppo dei Variecolores. Non è sempre agevole la distinzione da C. balteatus (da alcuni AA. ritenuto suo sinonimo e, in questo caso, prioritario) che parrebbe più diffuso nelle peccete boreali e montane, che ha l'orlo del cappello violetto scuro, lamelle bianche nel giovane e odore simile a quello di C. iariecolor.