La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
ASCOCARPO fino a 40 mm di diametro e 50 mm di altezza, composto da un apotecio sostenuto da un gambo. APOTECIO più o meno profondamente cupolato, talora compresso. Imenoforo liscio, opaco, giallo-crema-limone, superficie esterna pruinosa, crema-limone. Orlo incoluto, regolare. GAMBO radicante, raccordato all'apotecio, biancastro, nettamente feltrato. CARNE ceracea, ma tenace, giallo-crema-limone, alla frattura secerne uno scarso latice giallastro. MICROSCOPIA spore 12-13,5 x 6-6,5 µm, ellissoidali, a maturità finemente cerrucose, biguttulate, uniseriate nell'asco, aschi 260 x 12 µm, cilindrici, non amiloidi, ottasporici, parafisi cilindriche, poco allargate in alto, con apice spesso ricurvo e a contenuto giallastro. HABITAT in autunno sotto Cupressus, terricola, ma talora direttamente su detriti di detto albero, a piccoli gruppi o singola. Abbastanza diffusa. NOTE - Sua simile è S. imperialis; di colore arancio luminoso, con carne biancastra vivente in autunno nei boschi misti, ha spore verrucose, più grandi, di 15-16,5 x 5-7,5 µm. Potrebbe essere confusa anche con Otidea onotica con la quale condivide l'habitat, gli aschi non amiloidi e la curvatura della parte alta delle parafisi. O. onotica ha però spore lisce di 10-11,5 x 5-5,5 µm e non possiede gambo.