La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 20-50 (60) mm, inizialmente conico, poi campanulato, convesso, infine appianato, con un umbone ottuso ben evidente, cuticola liscia, opaca o brillante, sericea, igrofana, bruno-arancio, bruno albicocca col secco, margine sottile, talvolta lacerato. LAMELLE uncinate e largamente adnate, mediamente fitte, inframezzate da lamellule, inizialmente ocracee chiare, poi ocra-ferrugginose, filo intero, biancastro. GAMBO 40-80 x 8-10 mm, cilindraceo, leggermente ingrossato alla base, inizialmente pieno, infine cavo, superficie ornata da fibrille longitudinali giallastre, di colore ocra-bruno chiaro. CARNE giallo-ocracea chiara, se umida bruno-rossa, odore non particolare, sapore dolce. MICROSCOPIA spore largamente ellissoidali, 6-8,3 x 4,9-6,2 puri, mediamente verrucose, ocracee al MS. Sporata bruno-giallastra. HABITAT isolato o gregario, in boschi di conifere (specialmente Picea), nelle torbiere, dall'estate all'autunno. NOTE - Si potrebbe confondere con C. renidentoides, con gambo bianco, ornamentato da bande anulari più o meno marcate, carne biancastra, orlo del cappello frangiato e ripiegato verso il basso, filo delle lamelle eroso; C. limonius e C. gentilis, che sul gambo hanno tracce anulari di celo, gialle ed evidenti. C. angulosus, con lamelle rade e più spesse, con odore di fagiolini e sapore dolce.