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Fungo Epigeo




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La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 50-200 mm, inizialmente subemisferico, poi convesso, alla fine piano-convesso, con il margine sottile, a lungo involuto, poi diritto, la cuticola molto spessa e tenace, viscida con tempo umido, brillante, di colore bruno cioccolato un po' rossiccio, bruno porpora, più o meno mescolato a toni grigio-violetti oppure lilla, cosparsa di grossi lembi sericei di colore violetto argentato, residui del velo universale, segnata al bordo da vistose rughe o scanalature ad andamento radiale.
LAMELLE adnato-smarginate, piuttosto fitte, panciute, di un colore grigiastro o biancastro sporco, sfumato di violetto, poi bruno argilla infine color ruggine per le spore, con il filo seghettato, biancastro.
GAMBO 70-150 (200) x 20-40 mm, molto robusto, progressivamente dilatato in un grosso bulbo non marginato, un po' radicante, pieno, sodo, all'apice quasi nudo, glabrescente, biancastro poi crema, segnato longitudinalmente da fibrille sericee, nei due terzi inferiori vistosamente decorato da spessi residui del velo universale che disegnano dei braccialetti sovrapposti di un colore blu-violetto argentato.
CARNE spessa, molto soda, bianca o crema, sfumata di violetto nella parte alta del gambo, con odore debole, un po' fruttato, gradevole e sapore dolce.
MICROSCOPIA spore da amigdaliformi a subcitriformi, 14,0-17,0 x 8,0-10,0 µm, ornate da verruche grossolane, evidenti. Epicute filamentosa, gelificata, costituita da ife gracili. Pigmento membranario.
HABITAT poco comune ma abbondante nelle sue stazioni di crescita, che si trovano nei boschi calcarei di latifoglie.
NOTE - E di gran lunga il più grande dei Cortinari, un vero e proprio gigante, e presenta qualità organolettiche tali da renderlo un commestibile pregiato e ricercato dai conoscitori. Oltre alla taglia e al portamento maestoso, i dati morfocromatici che consentono una facile determinazione sono Passenza di un bulbo marginato, il colore biancastro delle lamelle che fa contrasto con quello bruno rossiccio del cappello, l'abbondanza del velo universale, almeno nel giovane, che lascia tracce vistose sul cappello ma soprattutto sul gambo, e le grandi spore. C. cumatilis è abbastanza somigliante, ma è di taglia più piccola e cresce sotto conifere.