La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
ASCOCARPO composto da un apotecio sessile o subsessile. APOTECIO a forma di coppa più o meno regolare che può raggiungere i 60 mm di diametro. IMENOFORO liscio, color marrone chiaro. Superficie esterna più pallida, biancastra ogrigio-brunastra, più o meno forforacea, igrofana, marrone scuro quando il fungo è intriso d'acqua. Orlo liscio, leggermente ondulato. CARNE ceracea, cassante, brunastro chiaro, formata da 5 strati ben visibili in sezione anche con una semplice lente d'ingrandimento. MICROSCOPIA spore ellissoidali, lisce, 14,5-15,5 x 9,0-10,4 µm, ialine, non guttulate, uniseriate nell'asco, aschi cilindrici, amiloidi, ottasporici, parafisi moniliformi, con cellule che raggiungono i 20 µm di larghezza, settate. HABITAT su residui legnosi di latifoglie, anche sepolti, dalla primavera all'autunno, in piccoli gruppi, talora anche su residui bruciati. Comune. NOTE - E decisamente un fungo capace di fruttificare ovunque, purché siano presenti residui legnosi marcescenti. Capita sovente di reperirla anche all'intemo di vecchie abitazioni, negli scantinati umidi o su muretti non esposti e muscosi. P. repanda ha un aspetto simile e ne condivide le abitudini, possiede però la carne non stratificata e le parafisi cilindriche.