La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 30-90 rnm, inizialmente ottusamente conico, poi più o meno convesso, con umbone pronunciato, alla fine disteso, il margine involuto, poi diritto, opaco o sericeo, igrofano, brunastro più o meno chiaro, non striato. un po' vischioso a tempo umido, liscio, piuttosto glabro. LAMELLE 30-65, moderatamente fitte, adnate, smarginate, ventricose, biancastre, poi crema e infine rosa intenso, con il filo irreeolare, concolore. GAMBO 30-90 x 5-20 mm, cilindrico, un po' allargato alla base, rigido, pieno poi cavo, biancastro, un po' fioccoso all'apice, ornato longitudinalmente da fibrille bianche. CARNE spessa, soda, bianca, brunastra sotto la cuticola, con odore e sapore di farina. MICROSCOPIA spore subisodiametriche, 8,5-11 x 7-9,5 um, con 5-7 lati. Basidi tetrasporici, con fibbie. Cheilocistidi assenti. Epicute formata da una ixocutis. Pigmento intracellulare. Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti. HABITAT gregario, talora a gruppi fascicolati, nei boschi di latiufoglie o nei parchi presso latifoglie, tarda estate-autunno. NOTE - E. lividoalbum si riconosce per il cappello igrofano, nettamente colorato, le spore subisodiametriche, l'assenza dei cheilocistidi, il gambo bianco, sodo, e l'odore farinoso. E. clypeatum si distingue per la crescita primaverile presso Rosaceae, per le spore più grandi e per la struttura della cuticola. Anche se in qualche testo è riportato come commestibile, ci pare opportuno consigliare prudenza riguardo al consumo di E. lividoalbum, non foss'altro che per la possibile confusione con E. sinuatum (E. lividum).