La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
BASIDIOCARPO alto 70-150 mm, largo 50-100 mm, a forma di "lampadina", turbinato o piriforme, con lo pseudogambo spesso vistosamente solcato, a maturità a forma di coppa o cilindrico. Esoperidio squamuloso-forforaceo; con aculei compositi, fugaci, da ocraa chiaro a grigio-bruno. Endoperidio liscio, a maturità evanescente. GLEBA bianca, poi gialla, infine bruno cioccolato, polverosa. Pseudodiaframma indistinto o mancante. Subgleba soda e duratura. MICROSCOPIA spore globose, 4,2-5,5 µm (5,6-7,5 µm; con l'ornamentazione), verrucose, spesso con corti resti di sterigmi. Capillizio fragile, sparsamente ramificato, non settato, costituito da ife larghe 3-5 µm, bruno giallastro, con pori piccoli. Esoperidio formato da fascetti di cellule rigonfie. Endoperidio di ife destrinoidi; a parete spessa. Polvere sporale bruna. HABITAT su humw, in diversi tipi di terreno; perlopiù nei boschi ma occasionalmente anche nei prati; diffusa e comune. NOTE - Talvolta le fruttificazioni di C. excipuliformis possono essere confuse con quelle di Lycoperdon perlatum, ma questo presenta un esoperidio e una deiscenza differenti. C. utriformis, molto più grande, si fa riconoscere per il caratteristico disegno dell'esoperidio che gli è valso, in passato, l'epiteto di "cesellato".