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Fungo Epigeo




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La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 30-120 mm, all'inizio conico-convesso o convesso, poi da convesso a completamente piano, spesso ondulato, più o meno umbonato, con umbone largo e ottuso, raramente anche alto e acuto, rivestimento pileico non igrofano, leggermente vischioso allo stato umido, piuttosto sericeo e brillante allo stato asciutto, talvolta radialmente molto screpolato o fessurato, colore generalmente molto pallido e uniforme, su toni crema-bruno pallido, talora con sfumature grigie o gialle, margine involuto, poi subito diritto, non striato per trasparenza.
LAMELLE smarginate o adnate, talora decorrenti con un dentino, relativamente fitte, bianche all'inizio, poi rosa, filo ondulato e denticolato, concolore.
GAMBO 40-120 x 6-20 mm, cilindraceo, allargato verso la base o fusiforme, flessuoso, fibrilloso e striato longitudinalmente, colore bianco, talora chiazzato e con fibrille giallastre o rossastre soprattutto vicino alla base o per detersione.
CARNE bianca, molto soda, che generalmente si colora abbastanza fortemente di giallo-arancio allo sfregamento o nei punti corrosi dagli insetti, odore farinoso, sapore dolciastro, farinoso.
MICROSCOPIA spore poligonali, con 5-7 angoli, 7,5-10,0 x 7,0-9,0 µm, lisce, ialine al MS, basidi clavati, tetrasporici, con giunti a fibbia, pileipellis con struttura di ixocutis, costituita da ife più o meno parallele e aggrovigliate, gelificate. Sporata ocra-rosa.
HABITAT in gruppi abbastanza numerosi, da aprile a giugno, generalmente sotto Rosaceae, nei boschi, nei pressi di siepi, negli orti e nei giardini.
NOTE - Questa specie è facilmente riconoscibile per il viraggio giallo-arancio della carne allo sfregamento, per il cappello non igrofano, sempre molto pallido e regolare. Può essere confuso con altre specie che hanno lo stesso habitat di crescita, per esempio, E. niphoides che ha, però, il cappello bianco puro, o con le forme pallide di E. clypeatum, che si distinguono per il cappello sempre con tinte più grigiastre.