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Fungo Epigeo




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La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 80-150 mm, inizialmente campanulato, poi convesso, infine appianato, la cuticola escoriata fino al disco in squame larghe, grossolane, fitte, sovrapposte, di colore brunastro più o meno chiaro, con una calotta centrale tipicamente piuttosto stretta di colore bruno rossastro.
LAMELLE libere, biancastre, crema, poi sporche di rosa, arrossanti allo sfregamento, con il filo fioccoso.
GAMBO 100-160 x 10-15 mm, tozzo, cilindrico, progressivamente dilatato in una base bulbosa submarginata, cavo, liscio, bianco, col tempo o allo sfregamento gradualmente bruno-rossastro. Anello membranoso, robusto, biancastro, mobile.
CARNE bianca, virante, al taglio, all'arancione vivo e poi al rosso-vinoso, con odore di patata cruda e sapore dolce, di nocciola.
MICROSCOPIA ellissoidali od ovoidali, lisce, ialine, con poro germinativo, 8,8-11,2 x 6,8-8,0 µm. Basidi clavati, tetrasporici. Pleurocistidi assenti. Cheilocistidi clavati o piriformi. Epicute formata da un tricoderma di ife più o meno erette. Pigmento membranario bruno. Giunti a fibbia presenti.
HABITAT isolato o gregario, nei parchi, nei giardini, anche nei boschi, soprattutto di conifere miste. Da fine estate all'autunno, ricorrente.
NOTE - M. rhacodes è caratterizzata dal tipo particolare della desquamazione pileica, che produce squame embricate, concolori al fondo, ma soprattutto per la carne arrossante. La sua var. bohemica differisce per avere le squame di colore diverso da quello del fondo e per l'habitat fuori dai boschi. M. venenata, seriamente tossica, differirebbe per la disposizione radiale delle squame pileiche e per l'assenza totale di giunti a fibbia, carattere questo difficilissimo da verificare. Perciò, nel dubbio, sarebbe meglio evitare di consumare tutte le Macrolepiota con carne arrossante.