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Fungo Epigeo




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La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
ASCOCARPO composto da un apotecio sessile.
APOTECIO irregolarmente cupolato, fino a 50 mm di diametro. Imenoforo liscio, talora un poco corrugato o debolmente cenoso, di colore rossiccio bruno, spesso pallidescente fino a divenire color ambra o cognac rossiccio. Superficie esterna liscia, pruinosa verso l'orlo, bruno chiaro con riflessi rossicci. Orlo arrotolato o disteso, liscio, a volte lobato.
CARNE cassante, ceracea, abbastanza spessa, brunastro chiaro, alla frattura geme un lattice acquoso, dapprima trasparente, poi, dopo qualche istante, giallo.
MICROSCOPIA spore ellissoidali, con verruche sparse, 16,5-18,0 x 8,5-9,5 µm, ialine al MS, biguttulate, uniseriate nell'asco: aschi cilindrici, amiloidi, ottasporici, parafisi cilindrico-claviformi, settate.
HABITAT a piccoli gruppi o singola sul terreno nudo dei boschi, sia su terreno argilloso che sabbioso, nei luoghi e nei periodi umidi, dalla primavera all'autunno. Comune.
NOTE - P. succosa è di colore bruno, e geme un lattice subito giallo alla rottura, ha spore più grandi, di 16-20 x 8-11,5 µm, cerrucoso-crestate, biguttulate, formate in aschi più lunghi (fino a 330 µm). Fruttifica nelle medesime stazioni di P. michelii.Anche P. succosella è lattescente, emette, infatti, un lattice giallo, poco abbondante alla frattura, ha l'imenoforo bruno olivaceo con riflessi bluastri e superficie esterna più chiara, grigiastro scuro. Anche i caratteri microscopici sono differenti, le spore di 18 x 12-13 µm, ellissoidali, verrucose, ialine, e gli aschi lunghi fino a 340 µm. Vegeta sul terreno umido dei boschi. Sempre con lattice giallo, va ricordata P. plebeia, di colore rossiccio-bruno con sfumature porporine e spore di 14-17,5 x 8-9 µm, con grossolane e irregolari verruche. Talora l'emissione di lattice dai tessuti fratturati o danneggiati non è evidente a causa dello scarso grado di umidità presente nell'ascocarpo; qualche difficoltà si può incontrare anche per appurarne il colore. Allo scopo può essere utile isolare il lattice su un fazzoletto, per semplice appoggio di un esemplare fratturato.