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Fungo Epigeo




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La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 50-100 mm, inizialmente emisferico, poi appianato e alla fine anche depresso, specialmente nei soggetti maturi; la cuticola solitamente glabra o con qualche residuo del velo generale, di colore grigio-cinerognolo più o meno scuro, fino a grigio-bistro, con il margine nettamente striato.
LAMELLE libere al gambo, abbastanza fitte, intervallate da lamellule, bianche con tendenza a ingrigire con l'età.
GAMBO 60-120 x 15-20 mm; fragile, cilindraceo, cavo, ingrossato alla base, bianco, screziato da bande cinerognole. Alla base è presente una volva bianca, persistente, membranosa avvolgente la parte bassa, poi aperta e svasata in modo evidente verso l'alto.
CARNE piuttosto tenera; fragile; biancastra, con odore e sapore poco significativi.
MICROSPIA spore ellissoidali, 11,2-13,4 x 9,2-11,2 µm; con apicolo ben definito, guttulate, ialine al MS; subimenio prevalentemente filamentoso; cellule marginali banali; textura del velo universale sostanzialmente filamentosa, con alcuni sferocisti.
HABITAT: cresce nei boschi termofili mediterranei e nelle pinete marittime, dall'estate all'autunno.
NOTE - A. argentea differisce da A. mairei per il cappello grigio-argenteo, sericeo, le lamelle bianche immutabili, il gambo sempre bianco, le spore più larghe e l'ambiente di crescita in boschi di latifoglie della zona continentale, su terreno calcareo.