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Fungo Epigeo




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La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
ASCOCARPO pileato e stipitato, composto da una mitra fertile,fino a 150 mm di diametro, e da un gambo 40-120 x 25-50 mm.
MITRA irregolarmente sferoidale, a volte qua e là appiattita, più o meno lobata, circoncoluto-cerebriforme, di colore bruno rossiccio. Imenoforo disposto nella parte in vista della mitra, indistinto. Superficie inferiore liscia, sterile, biancastra. Orlo regolare, unito al gambo, fragile nella giunzione. In sezione l'interno della mitra si rivela lacunoso; con diaframmi (venature) che partono dalla superficie inferiore e si collegano alla parte alta del gambo.
GAMBO irregolarmente cilindrico, ingrossato o compresso in alcuni punti; canalicolato-costolato o lacunoso sia internamente che esternamente. biancastro.
CARNE elastica ma ceraceo-cassante, biancastra, con odore e sapore leggeri.
MICROSCOPIA spore ellissoidali, lisce, a parete spessa, di dimensioni 17,5-20 x 8,8-10,2 µm, a volte con due piccole guttule oleose, spesso con riflesso giallastro al MS, uniseriate nell'asco, aschi cilmdrico-claviformi, non amiloidi, ottasporia, parafisi sottili, cilindriche, ma leggermente allargate all'apice; settate, semplici o bifide.
HABITAT: sul terreno umido e sabbioso dei boschi di conifere, o al margine di questi, spesso in vicinanza di ceppi, singola o a piccoli gruppi, abbastanza comune in primavera.
NOTE - Sono note a tutti le problematiche inerenti alla consumazione di questo ascomicete, il cui nome lascerebbe presumere ottime qualità organolettiche. In realtà da crudo è certamente tossico e persino mortale, mentre, dopo essiccazione, pare perdere la pericolosità e, anzi, essere assai gustoso. Dagli studi sin qui effettuati emerge che la sua tossicità si manifesta; in alcuni soggetti, anche dopo essiccazione se consumato in ripetuti pasti, per questo motivo preferiamo sconsigliarne comunque l'uso in cucina.
G. gigas è simile ma ha una mitra più tozza, con poche e più grossolane costolature e dimensioni rimarchevoli. G. infida non è primaverile ma fruttifica nei boschi di conifere e misti da fine estate, ha una mitra meno circoncoluta, quasi liscia selliforme.