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Fungo Epigeo




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La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 60-200 mm, più o meno profondamente imbutiforme, con umbone centrale emergente dalla cacità, non igrofano, non striato per uasparenza ocraceo pallido, alutaceo, liscio, opaco, sericeo, finemente feltrato.
LAMELLE  più o meno profondamente decorrenti, piuttosto fitte, biancastre, sfumate di bruno rosato, con il filo intero, concolore.
GAMBO 60-150 x 13-20 mm, da cilindrico a leggermente clavato, farcito, subconcolore al cappello, ornato da fibrille bianche loneitudinali, con tomento bianco alla base.
CARNE bianca, con odore particolare, aromatico e sapore non significativo.
SPORATA bianca.
MICROSCOPIA spore ellissoidali, 6,0-7,0 x 5,2-6,0 µm, lisce, negli exsiccata tutte singole, con base sublacrimoide. Basidi 40-45 x 7-9 µm, tetrasporici. Trama imenoforale più o meno regolare, consistente di ife incolori, larghe 3-8 µm. Pileipellis con struttura di cutis a ife intrecciate, larghe 3-7 µm, con pigmento membranario e minutamente incrostante.
HABITAT terricolo, gregario, nei boschi di latifoglie e di conifere oppure nei prati e nei pascoli, a formare i cerchi "delle streghe", non ovunque diffuso, ma abbondante nelle zone di crescita. Autunno anche inoltrato. NOTE - Inconfondibile per il tipico portamento caratterizzato da un gambo assai lungo rispetto al diamentro del cappello e per la taglia piuttosto massicia, questa specie terdiva è un ricercato commestibile. Con i suoi basidi, piuttosto lunghi per una Clitocibe, C. geotropa si colloca nel sottogenere Hygroclitocybe Bon, nell'ambito del quale si caratterizza per la traina lamellare subregolare, per le spore sublacrimoidi e per il pigmento misto.