La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 50-95 mm, poco carnoso, inizialmente convesso con centro depresso e papillato, molto presto fortemente depresso, imbutiforme, margine involuto, poi incurvato verso il basso, infine disteso, un po' scanalato per la impronta delle lamelle a causa della esiguità della carne, superficie liscia e opaca, a finissime fibrille radiali, di colore grigio bistro, bruno scuro anche con riflessi oliva, impallidente al beige, bruno ocraceo con la disidratazione, un po' igrofano. LAMELLE adnato-decorrenti al gambo, relativamente fitte, di elevata larghezza con molte lamellule, di colore da grigio beige pallido a brunastro grigio. Sporata crema chiaro. GAMBO 80-110 x 5-12 mm, dritto, cilindrico, appena ingrossato verso la base, pieno poi corticato e farcito, superficie tomentoso-fibrillosa, bruno grigiastro, che ripete con tonalità solitamente più chiara i colori del cappello. CARNE esigua, fragile, acquosa, grigiastra, odore e sapore non particolari. MICROSCOPIA spore ellissoidali, lisce, amiloidi, di dimensioni 6,6-3,5 x 5,5-6,5 µm. HABITAT nei boschi in luoghi aprichi, al margine dei sentieri, associato sia a conifera sia a latifoglia, a piccoli gruppi Dall'estate al tardo autunno o inverno, specie igrofila. NOTE - Il genere Pseudoclitocybe si distingue da Clitocybe principalmente per le spore amiloidi. Alcune Clitocybe potrebbero assomigliare, ma P. cyathiformis è distinguibile a colpo d'occhio per i colori bruno-grigiastri un po' dappertutto (perlomeno sul carpoforo maturo) e per il cappello molto depresso e papillato.