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Fungo Epigeo




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La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 50-80 mm, carnoso, inizialmente globuloso-emisferico, oppure convesso-gibboso, poi piano-convesso, con il margine regolare e involuto, la cuticola vischiosa, dolce, brillante, poi opaca con tempo asciutto, verde oliva scuro, macchiata di nerastro al centro, ornata da lunghe fibrille radiali appressate di colore verde nerastro.
LAMELLE adnato-smaroinate, fitte, giallo zolfo, giallo olivastro, con il filo chiaro, eroso.
GAMBO 40-90 x 10-15 mm, cilindrico, dotato di un bulbo nettamente marginato, pieno, sodo, asciutto, giallo zolfo o giallo olicasuo, alla fine nerastro nel bulbo, segnato da fibrille concolori, con la base ricoperta da un feltro miceliare giallo solforino.
CARNE soda, poi molle, giallo cerdastro, più chiara nel cappello, più giallo zolfo nel gambo, con odore come di pepe e sapore dolce o un po' acidulo.
MICROSCOPIA spore da amigdaliformi a citriformi, papillate, 9,5-11,5 x 5,5-6,5 µm, ornate da verruche grossolane, evidenti. Epicute gelificata, con pigmento extracellualre e intracellulare.
HABITAT normalmente gregario, nei boschi di conifere di montagna, associato con l'abete bianco.
NOTE - Splendida specie vischiosa dalle colorazioni verdastre che si alternano a parti gialle. Queste colorazioni sono prodotte da un pigmento antrachinonico che si trova solo in altre due specie europee, C. odoratus; dallo straordinario odore di fiori d'arancio, e C. ionochlorus, con le lamelle violette.