>
Fungo Epigeo




Copyright & Limiti di Utilizzo & Privacy
Copyright © 2015-2025 by "S.I.S"  ·  All Rights reserved  ·  www.fungoepigeo.eu
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 25-45 mm, convesso, presto espanso; alla fine anche profondamente depresso, con margine ottuso; unito; cuticola separabile per metà raggio, asciutta e opaca, vellutata talora screpolata sul contorno, ricoperta da una pruina brillante bianco-argentata, di un bel rosso porpora con zone da violette fino a nero porpora; viola profondo; viola bluastro, raramente variegata di verde oliva o bluastro.
LAMELLE adnate, ottuse in acanti; strette (2-4 mm), fitte in gioventù, molto meno in vecchiaia. intervenate, in generale senza forcature; fragili, crema ocra; con il filo intiero; concolore o bordato di rosso.
GAMBO 15-30 (40) x 7-12 mm, consistente, cilindraceo; pruinoso e vellutato, finemente corrugato, sfumato di rosso carminio o di porpora violaceo per una parte più estesa; salvo l'estrema punta, talvolta biancastro; farcito-lacunoso.
CARNE relativamente spessa, colorata di rosso porpora per un sottile strato sotto la parte aderente della pellicola pileica e la corteccia del gambo; altrove bianca; poco cangiante, di sapore dolce e odore caratteristico, verso Lactarius vo1emus.
REAZIONI CHIMICHE  FeSO4 debole. Guaiaco lentamente positivo. Fenolo violetto-fucsia.
MICROSCOPIA Spore obovoidi allungate, 6,4-8 x 5,5-6,4 um, cerrucose; crestate; localmente reticolate.
HABITAT preferisce i terreni moderatamente acidi e un po' silicei, assai rara in zona mediterranea, al contrario comunissima in certe località della dorsale appenninica sotto abete bianco o nei misti con castagno, un po' meno sotto querce, faggi; betulle.
NOTE - R. amoenicolor è più grande, a sporata più scura, e a reazione al Fenolo solamente brunastra; comunissima in zona mediterranea. R. violeipes si riconosce per la statura superiore, l'elevata frequenza delle colorazioni citrine; la reazione al Fenolo bruno avana. I suoi effluvi ricordano quelli di R. xerampelina (gamberetti cotti), e tardivamente di Lactarius volemus (topinambur cotti). Le spore si presentano un po' più voluminose.