La determinazione del fungo e la sua commestibilità vanno affidati a micologi certificati, nei centri di controllo degli enti sanitari (ASL). Informazioni errate o incomplete potrebbero recare danno con intossicazioni o avvelenamenti addirittura mortali.
Non azzardare il consumo di funghi, potresti mettere a repentaglio la salute e persino la vita tua e dei tuoi commensali.
CAPPELLO 80-160 (250) mm, carnoso, da emisferico a convesso-pulvinato, orlo a lungo incurvato, poi disteso, regolare, con pruina bianca evanescente, cuticola opaca finemente tomentosa poi alabrescente, non vischiosa, nemmeno a tempo umido, di colorazione piuttosto scura, generalmente bruno-nerastro, caratteristicamente decolorante per zone al bruno-ocra giallastro. TUBOLI lunghi fino a 25 mm, smarginato-adnati, di colore biancastro e tali persistenti fino a maturazione incipiente, tardivamente giallo-verdastri, infine olivastri, immutabili al taglio, pori molto piccoli, concolori ai tuboli. GAMBO 60-130 x 40-85 (110) mm, sovente panciuto nei giovani esemplari, poi più slanciato, ventricoso, o anche cilindrico, talora incurvato, ocraceo, bruno-ocraceo, color miele, nocciola chiaro, percorso nella parte superiore (da 1/3 a 2/3) da un reticolo fine, generalmente dello stesso colore della corteccia del gambo. CARNE soda e compatta nel giovane e tale rimanente anche negli adulti, tardivamente molliccia, bianco puro, immutabile, non colorata sotto la cuticola del cappello. Odore debole ma assai gradevole, sapore dolce, come di nocciola. MICROSCOPIA spore fusiformi-ellissoidali, di dimensioni 13,5-16 x 4,0-5,0 µm, giallo pallido al MS, bruno olivastro in massa. HABITAT è il più termofilo fra i porcini e predilige i boschi radi di quercia o di castagno nei quali si presenta dall'inizio dell'estate a tutto l'autunno, solitario o gregario, non molto comune nel settentrione, è specie piuttosto diffusa nelle zone mediterranee. NOTE - E conosciuto con il nome di '`Porcino nero", o anche "Bronzino" per le colorazioni del cappello che ricordano in qualche modo il bronzo battuto. Le sue esigenze biologiche ne fanno una specie a diffusione principalmente meridionale, tuttavia non disdegna zone del nord Italia dove compare a quote basse (non oltre gli 800 m s.l.m.), nei periodi più caldi. Talora la distinzione con forme scure di B. aestivalis può risultare problematica. Sono determinanti allora la colorazione della carne, bianco puro solo in B. aereus, e le caratteristiche decolorazioni della cuticola pileica.